Privacy

  • Perché è importante tutelare la nostra privacy?

Tutto ciò che facciamo online lascia una traccia - ma cosa succede ai nostri dati una volta che entrano in rete?
Ogni volta che usiamo un servizio online consegnamo delle informazioni su di noi: alcune volte lo facciamo volontariamente (per esempio quando inseriamo la nostra data di nascita o il nostro indirizzo per registrarci a un sito); altre volte invece avviene senza che ce ne accorgiamo:  i siti che visitiamo o i servizi online che usiamo possono sapere cosa abbiamo visitato ultimamente, da dove ci stiamo connettendo o gli acquisti che abbiamo fatto di recente. Questi dati possono essere usati per mandarci delle pubblicità mirate ma possono anche essere utilizzate illegalmente, ad esempio per rubare la nostra identità. In ogni caso c’è qualcuno che può arricchirsi con i nostri dati personali. Per questo il tema della privacy sta diventando sempre più importante; ognuno di noi ha diritto a sapere cosa viene fatto con queste informazioni ed eventualmente decidere che non siano conservate o divulgate.

Il Parlamento Europeo ha di recente approvato un nuovo regolamento sulla Privacy, il GDPR General Data Protection Regulation. Le leggi europee sulla privacy precedenti risalivano al 1995, cioè prima della diffusione di internet. Da allora le cose sono molto cambiate: oggi siamo connessi 24 ore su 24 con il nostro smartphone. Inviamo messaggi, pubblichiamo foto su Instagram, condividiamo esperienze sui social… tutti questi sono dati personali! Allora come ti sentiresti se qualcuno potesse leggere i messaggi che ti scambi con la tua ragazza?

Tutti questi dati rivelano molto di noi: i nostri gusti, i nostri interessi, persino il nostro stato di salute, i nostri amici, la nostra appartenenza politica o religiosa. Difendere la privacy online significa allora proteggere la nostra vita privata più intima.



  • Cosa cambia con il nuovo regolamento europeo sulla privacy?

Nell’Unione Europea un regolamento è una legge valida per tutti (per tutti gli Stati e per tutti i cittadini), obbligatorio ed immediatamente applicabile (cioè non serve che l’Italia faccia una legge per recepirlo, è già come fosse a pieno titolo una legge italiana). Questo vuol dire che tutti i Paesi membri dell’UE hanno ora la stessa legge in materia di Privacy. Ciò è molto importante se pensate che noi usiamo spesso servizi di imprese che hanno la sede altrove (in Europa ad esempio Facebook ha sede a Dublino).
Il nuovo regolamento è il più evoluto al mondo in tema di tutela della privacy.

Esso sancisce, ad esempio, il diritto all’oblio, che è diverso dal diritto a potersi cancellare da un servizio! Il diritto all’oblio impegna i siti e i servizi a cancellare completamente i nostri dati se ne facciamo richiesta o, se i dati sono stati trasmessi ad altri, a tenerne traccia per poterli eventualmente facilmente cancellare.

Il regolamento prevede poi che l’utente sia bene informato e in modo semplice su quali dati sta trasmettendo e a chi. Così quando cliccheremo su “acconsento” sapremo bene a cosa stiamo acconsentendo, ed eventualmente potremo decidere quali informazioni trasmettere e quali no. In particolare un sito o un servizio dovrà dirci: cosa fa con i nostri dati, quanto tempo li conserverà, se li trasmetterà a qualche altro servizio.

Cosa molto importante, il regolamento definisce meglio cosa intendere come “dati personali”: non solo il nostro nome, cognome, la nostra identità, ma tutto quanto facciamo online e persino il computer da cui ci connettiamo.

Le aziende di siti e servizi online dovranno inoltre individuare un Data protection Officer, in pratica un responsabile dei dati esterno all’azienda che vigilerà sul trattamento dei dati. In caso di violazioni le aziende avranno 72 ore di tempo per adeguarsi altrimenti le multe saranno molto molto salate.

 

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